Aironi sul ghiaccio

Aironi sul Ghiaccio

Una Lotta all’ultimo sangue


Febbraio 2012- Parco del delta del Po’- Valli di Argenta (FE)

 

Tardo pomeriggio di un inverno freddissimo, gli uccelli ittofagi (specie la cui dieta è composta prevalentemente da pesci) da giorni non riescono a nutrirsi in quanto la temperatura, sotto lo zero da diversi giorni, ha coperto con uno strato di ghiaccio tutta la superficie delle valli.

La situazione dura da una paio di settimane, troppe per poter sopravvivere.

Gli uccelli non sanno se tentare di spostarsi, consumando cosi le ultime residue energie, o rimanere, sperando che la temperatura si alzi sciogliendo il ghiaccio, dandogli cosi l’opportunità di tornare a cacciare.

La situazione è critica, si decide di intervenire.

Volontari e naturalisti provvedono, ai rifornimenti di pesce fresco in quanto gli animali, ormai stremati, rischiano di non farcela!

Le anomale condizioni atmosferiche costringono i volatili a ridurre  enormemente la distanza di fuga che normalmente  tengono nei confronti dell’uomo.

Aironi Cenerini (Ardea cinerea), Aironi bianchi Maggiori (Ardea alba), Cormorani (Phalacrocorax carbo), lottano per accaparrarsi il cibo.
All’arrivo del pasto è lotta, senza esclusione di colpi.

Nutrirsi, ingerire calorie, trovare cosi l’energia necessaria per reggere ai 10 gradi sotto lo zero, che per giorni hanno attanagliato il territorio ferrarese…..lotta per la vita!

 

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…………pochi giorni dopo.

La temperatura si alza, il ghiaccio allenta la sua morsa, ormai è Marzo.

I pesci ricominciano a muoversi, uscendo dal letargo, si nutrono, anche gli aironi sopravvissuti posso finalmente tornare a cacciare.

Il sole scalda la valle, le piante ricominciano a vegetare, le prime gemme compaiono sui rami, il ghiaccio è scomparso, solo un po’ di brina mattutina che presto lascerà il posto alla rugiada.

Sta arrivando la primavera!

 

 

2 pensieri su “Aironi sul ghiaccio

  1. Roberta Balestri dice:

    Hai ragione Ale. E’ quello che provo quando li guardo e vedo le loro vite legate alla natura, come era anche per gli uomini fino a qualche decade fa. Dimentico quello che tutti i giorni affligge le nostre vite avvilite dal nulla. Una volta si viveva più a contatto con il lento scorrere delle stagioni e si aveva meno tempo per pensare a cose futili e non importanti. Loro, gli animali, la natura mi danno l’equilibrio che viene a mancare vivendo oggigiorno…

  2. Carlo Gubellini dice:

    Le tue immagini “rubate” non sono fotografie … sono poesia pura perché parlano a chi le guarda, suscitano emozioni, spazzano via in un attimo tutto quello che uno ha in testa perché chiamano e richiamano in modo così dirompente da non lasciare altri spazi da riempire…
    Chapeau!

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